È da sempre noto che il pomodoro contenga infinite proprietà benefiche. Ma ora si scopre che ridurrebbero del 55% il rischio di essere colpiti da un ictus. A rivelarlo è uno studio finlandese pubblicato sulla rivista Neurology. Il merito anche questa volta è da attribuire al licopene, un composto alchilico appartenente al gruppo dei carotenoidi.
Il licopene agisce – afferma l’autore della ricerca – come un antiossidante, riduce le infiammazioni e previene la coagulazione del sangue. Lo studio durato ben 12 anni ha dimostrato che chi aveva livelli elevati di licopene nel sangue aveva meno probabilità di avere un ictus.
Un’ulteriore conferma che consumare più di cinque porzioni di frutta e verdura al giorno può portare a una forte riduzione del numero di ictus e di malattie cardiovascolari.
Il pomodoro, avrebbe anche poteri antidepressivi e contro il malumore. Secondo una ricerca in uscita a gennaio 2013 sul Journal of Affective Disorders, il pomodoro – se consumato almeno un paio di volte alla settimana – potrebbe rivelarsi un valido alleato contro le crisi depressive, la tristezza ed il malumore, grazie ad una sostanza contenuta. Gli scienziati, infatti, hanno cercato di capire se chi consuma almeno due volte a settimana l’alimento riusciva a prevenire la depressione più facilmente rispetto a chi non lo fa. Condotto da un team di ricercatori giapponesi e cinesi guidati dal professor Kaijun Niu del Cina Tianjin Medical University, lo studio ha analizzato le abitudini alimentari e la salute mentale di quasi mille persone, riscontrando immediatamente come il pomodoro svolgesse un’azione benefica nei confronti dell’umore, a differenza di tutti gli altri tipi di frutta o verdura.
Dopo accurate analisi, è emerso che chi consumava i pomodori da due a sei volte alla settimana aveva il46% in meno di possibilità di soffrire di depressione, grazie agli effetti benefici del licopene. Immediatamente interessati dalla sostanza, i ricercatori hanno approfondito gli studi sull’antiossidante: il potere di ridurre lo stress ossidativo, si può mostrare utile non solo per l’azione sull’organismo in generale, proteggendolo da patologie cardiovascolari o da forme tumorali, ma anche per prevenire i danni alle cellule cerebrali, intervenendo attivamente contro la depressione. Se il pomodoro è il frutto del buonumore, carote, cavoli, cipolle e zucche hanno rivelato un effetto minimo, se non nullo, sul benessere psicologico. Sì dunque ai pomodori sulle nostre tavole se vogliamo favorire il buonumore, anche se una alimentazione sana e corretta necessita di tutti i tipi di frutta o verdura.
Tratto da: www.italiafruit.net