I cachi, un frutto tipico del tardo autunno, sono un alleato prezioso in caso di astenia, di colite o stitichezza: aiutano, infatti, a regolare le funzioni intestinali. Il frutto è facilmente masticabile e ha un sapore delizioso, tuttavia non è indicato per i diabetici, gli obesi e i malati di ulcera gastroduodenale.
I cachi hanno una polpa molto cremosa e dolce, e vantano proprietà lassative, diuretiche ed epatoprotettive. Non rientrano certamente tra i frutti a basso tenero calorico (100 grammi di cachi forniscono all’incirca 65-70 kcal), ma sono ricchi di sali minerali, e in modo particolare di potassio. Indispensabile per la conservazione dei liquidi nelle cellule, aiuta a ridurre la pressione del sangue, ad eliminare le scorie dell’organismo e a combatte gli stati di debolezza. Notevole è anche la quantità di vitamina C, soprattutto nei frutti molto maturi.
Il cachi acerbo, invece, è una miniera di tannini, dalle note proprietà astringenti, che dà al palato una sensazione di ruvidezza. Sono altrettanto ricchi di beta-carotene, il precursore della vitamina A, fondamentale per impedire l’ossidazione della vitamina C. È un frutto piuttosto energetico, ma l’alto contenuto di fibre (2,5% su 100 g di prodotto) lo rende un rimedio eccezionale contro la stitichezza e la ritenzione idrica.
Tratto da: www.freshplaza.it