“Con gli ultimi investimenti effettuati, abbiamo raggiunto i 220 ettari di coltivazione in serra e questo ci consente di dare una copertura eccezionale ai nostri clienti, anche nei momenti di maggiore difficoltà produttiva, come i periodi più rigidi dell’inverno o quelli più caldi dell’estate”. A riferirlo a FreshPlaza è Santo Bellina, amministratore dell’Op La Maggiolina, azienda leader nella coltivazione di baby leaf biologiche.
“Grazie all’ampia superficie disponibile e alla stretta e storica collaborazione con le case sementiere – aggiunge l’imprenditore – stiamo sviluppando nuove varietà e ciò ci consente di proporre ai nostri clienti prodotti sempre nuovi e mix di insalate dal gusto sempre diverso”.
“Le principali referenze sono: rucola selvatica, lattughino rosso e verde, valerianella, spinacino e il mesclum che è la base di tutti i nostri mix, ovvero una combinazione di batavia, lollo bionda e rossa e romana da sfalcio, creata direttamente in campo, da noi sviluppata in stretta collaborazione con i nostri fornitori di sementi. L’averla realizzata in campo ci consente una grande efficienza produttiva e un ottimo risultato qualitativo”.
“Oltre a queste produzioni – continua l’esperto – abbiamo le così dette insalate orientali quali il tatsoi, la red giant, la mizuna verde e rossa, la bull’s blood e la red chard che, con i loro variegati gusti, ci consentono di formulare dei mix nuovi e particolarmente apprezzati dai consumatori”.
“Inoltre, quest’anno abbiamo messo a punto le cime di pisello, il finocchietto, e varietà alternative di lattuga (tipo iceberg) e lo sparkle che è una rucola domestica con un sapore più delicato ma molto gustoso. Per finire, abbiamo cominciato a produrre fiori commestibili bio, in particolare le violette multicolore attraverso cui è possibile arricchire con splendide punte di colore le nostre insalatine”.
Insomma, una gamma di prodotto veramente eccezionale che può soddisfare le richieste anche dei clienti più esigenti. Ma quali sono i mercati dell’OP La Maggiolina?
“A oggi i nostri clienti più importanti – risponde Bellina – sono le grandi catene della GDO estera ed Italiana, con le quali lavoriamo prevalentemente a marchio loro (private label). Per quanto riguarda l’estero, i Paesi più importanti per noi sono Germania, Austria, Danimarca, Norvegia, Inghilterra, Polonia e Romania. Fuori dall’Europa distribuiamo il nostro prodotto anche in alcuni Emirati Arabi, grazie alla collaborazione con L’Insalata dell’Orto”.
L’OP La Maggiolina sviluppa, sempre attraverso L’Insalata dell’Orto un certo lavoro anche per il settore Horeca, grazie a formati idonei da 1 kg sia in bauletti di polistirolo sia in buste classiche.
“Il fatto che il nostro prodotto sia un prodotto di prima gamma – chiarisce l’amministratore – garantisce ai clienti, ad esempio del catering, di ottenere verdure sempre molto fresche e resistenti e ciò semplifica la gestione anche se richiede, da parte dell’operatore finale, il lavaggio; sicuramente un sacrificio, che però viene ben ripagato dalla freschezza del prodotto presentato al cliente”.
Grande l’attenzione nei confronti delle tematiche ambientali, non solo nelle fasi di coltivazione ma anche verso il packaging, dunque il plastic free e la green economy in generale. L’azienda è pronta all’uso di vaschette in PLA (acido polilattico dalla lavorazione del Mais) e a flopaccare con film in PLA; questo materiale è compostabile, in quanto di origine naturale. Inoltre l’OP ha adeguato le linee di confezionamento anche per poter gestire vassoi in cartone a uso alimentare.
Le aziende agricole dell’OP sono certificate per gli standard GlobalGAP, Tesco Nurture, Grasp, QS-System, Field to fork, bio e Leaf marque.
“Rivendichiamo con orgoglio l’adesione al consorzio Bia – conclude Bellina – Un’appartenenza che ci consente di offrire ai nostri clienti un amplissimo assortimento di ortofrutta biologica, oltre a darci la possibilità di condividere con molte aziende agricole una cultura e una sensibilità ambientale simile alla nostra, per promuovere progetti comuni di sostenibilità ambientale e sociale”.
Data di pubblicazione: mar 12 nov 2019
Author: Gaetano Piccione