E’ a dir poco dinamica e in continua evoluzione, la campagna agraria che stiamo vivendo di questi tempi. Se la zucchina siciliana ha fatto registrare un andamento altalenante in funzione delle temperature che, come è noto, influenzano consumi e prezzi, lo stesso non si può dire per il pomodoro datterino. Quest’ultima referenza, infatti, ha fatto registrare un andamento dei prezzi piuttosto costante, anche in funzione degli accordi commerciali che talune aziende hanno stretto in precedenza. E’ il caso dell’azienda Bio Agnello (consorziata BIA), il cui core business è la carota novella di Ispica e che abbiamo contattato per fare il punto sull’andamento stagionale.
“Quest’anno, la campagna della zucchina è stata abbastanza oscillante sul piano della commercializzazione – ha detto Nunzio Agnello, responsabile commerciale dell’azienda – a causa dell’andamento in continuo cambiamento tra caldo e freddo, che ha determinato il saliscendi dei prezzi. Quando fa caldo, i consumi diminuiscono e con essi i prezzi, viceversa con il freddo. Tutto sommato, però, a fronte di un andamento produttivo soddisfacente, non possiamo dire che l’annata sia andata del tutto male”.
“Diverso il lavoro che facciamo con il datterino, referenza per la quale ci siamo molto specializzati negli ultimi anni – ha proseguito Agnello – Tant’è che abbiamo spinto la nostra produzione verso un elevato standard di qualità, che ci dà molte soddisfazioni. Abbiamo adeguato i nostri gestionali aziendali, incluse le nostre linee di lavorazione. Produciamo datterino per circa 10 mesi l’anno e lo commercializziamo a prezzi più o meno costanti per tutto il periodo, grazie ai nostri canali”.
Il core business storico della Bio Agnello
“Davvero impegnativa invece, almeno fin qui, è stata la campagna della carota novella – ha spiegato il manager – Se in genere iniziamo la raccolta a fine gennaio per terminare poi a giugno, quest’anno abbiamo avuto un ritardo di due mesi. Tutto è iniziato con le piogge alluvionali del 25 ottobre, che hanno inficiato il 70% delle semine, costringendoci a riseminare. Dapprima, ai primi di marzo, nonostante le rese inferiori e dunque la mancanza di prodotto, non si riusciva a piazzare la merce con la solita agilità, a causa della mancanza di richieste”.
“Solo dall’ultima settimana il mercato si è svegliato – ha rivelato l’imprenditore – con un aumento progressivo delle richieste da parte dei confezionatori nordeuropei. Per fortuna, il trend europeo ha innescato anche una maggiore richiesta da parte dei mercati italiani e, finalmente, ci stiamo mettendo in carreggiata. La superiorità organolettica del nostro prodotto gioca un ruolo fondamentale e non tarda a farsi apprezzare, una volta immessa nei canali di cui ci avvaliamo grazie al Consorzio BIA. Innegabile il vantaggio che deriva da questa aggregazione, che non solo si manifesta sul piano commerciale, ma anche su quello tecnico. Competenza e serietà, rendono BIA un punto di riferimento di cui, in quanto soci fondatori, siamo molto orgogliosi”.
Data di pubblicazione: mer 22 apr 2020
Author: Gaetano Piccione
© FreshPlaza.it