Entra sempre più nel vivo la stagione dell’uva da tavola pugliese, specialmente per le varietà seedless che sono particolarmente apprezzate all’estero.
Siamo nell’Agro di Castellaneta, in provincia di Taranto, dove abbiamo raggiunto telefonicamente Tony Romanazzi dell’omonima azienda agricola che produce in questo periodo “una serie di varietà di uve senza semi brevettate, tutte riconducibili a SNFL, IFG, ARRA e Sun World”, secondo quanto affermato dallo stesso imprenditore.
“Quest’anno – ha aggiunto Romanazzi – al di là del coronavirus e le sue note implicazioni, il vero problema è stato il clima che non è stato troppo favorevole. Temperature altalenanti e precipitazioni improvvise e violente hanno dato filo da torcere, senza però mai pregiudicare veramente la qualità complessiva delle nostre coltivazioni. Gli acini hanno avuto un buon accrescimento, con grappoli regolari, lasciando le nostre uve in buone condizioni e, dal punto di vista fitosanitario, indenni”.
“Inizieremo a raccogliere tra qualche giorno – spiega – quindi non ho ancora chiaro il quadro commerciale. Al momento è presto per fare valutazioni in tal senso. Quel che si palesa invece già da qualche anno è che la finestra produttiva/commerciale di luglio è diventata sempre più importante per le varietà senza semi ed offre opportunità precluse fino a una decina di anni fa. Soprattutto all’estero, ma da qualche tempo anche in Italia, le varietà seedless dimostrano di avere una capacità di penetrazione superiore dei mercati, rispetto a quelle con semi”.
“I nuovi trend di consumo hanno imposto un’innovazione varietale che si è tradotta negli anni in un nuovo modo di lavorare, portando con sé l’estirpazione di varietà storiche, investimenti per i reimpianti, l’adattamento a nuove tecniche agronomiche e grandi sforzi per produrre qualità nella continuità, al fine di soddisfare le richieste del consumo. Basti pensare che siamo ancora in fase di affinamento dei processi produttivi, perché le varietà che utilizziamo possano esprimere il loro massimo potenziale. Per fortuna siamo seguiti dai breeder delle aziende costitutrici che lavorano a stretto contatto con noi, per arrivare a risultati migliori”.
L’azienda inoltre produce 70 ha di agrumi, tra arance e clementine (sempre brevettate) da ottobre ad aprile. Intensa è anche la produzione di brassiche, con 80 ha di cavolfiore, da novembre a maggio. Le restanti superfici sono dedicate alle rotazioni, nel rispetto delle regole sulle coltivazioni biologiche.
“All’estero la destinazione principale delle nostre referenze è la Germania – conclude il manager – ma lavoriamo anche con l’Italia. Il canale di commercializzazione prevalente rimane sempre la GDO. Il nostro potenziale è davvero alto, ma talora viene mortificato da gabbie normative e logiche commerciali che rallentano lo sviluppo socioeconomico del territorio. Quindi, ben vengano iniziative aggregative come il Consorzio BIA, coordinato da Gianluca Schiassi, che si pongono come acceleratori per le imprese agricole in regime di agricoltura biologica”.
Contatti:
Azienda Agricola Romanazzi
Via Borgo Perrone, 105
74011 Castellaneta (TA) ITALIA
Tel.: +39 347 94 08 094 (Produzione)
Tel.: +39 338 93 97 117 (Commerciale)
Email: info@romanazzifruit.com
Web: www.romanazzifruit.com
Bia Soc. Consortile S r.l.
Traversa San Gervasio 16
48012 Bagnacavallo (RA)
Tel.: +39 0545 1885361
Gianluca Schiassi – Ref. commerciale
(+39) 335 6501764
Email: gianluca.schiassi@biaarl.it
Web: www.consorziobia.eu
Data di pubblicazione:
Author: Gaetano Piccione
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